CASE POPOLARI. 11 denunce per irregolarità nelle autocertificazioni.
Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie, la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare.- Piero Calamandrei

Undici piacentini sono stati denunciati a seguito dei controlli congiunti tra Polizia Municipale e Ufficio Abitazioni. Sono risultati non in regola, per gli anni 2012 e 2013, con le informazioni rese nell’autocertificazione presentata a corredo della domanda di accesso alla graduatoria degli alloggi popolari. Nella maggior parte dei casi, i richiedenti avevano omesso di esplicitare il reddito totale, mentre uno solo dei cittadini coinvolti, beneficiario di un voucher di sollievo, non aveva i requisiti necessari, dichiarati nell’autocertificazione.

Il mancato inserimento dei dati completi relativi al reddito, infatti, aveva determinato un livello Isee inferiore e un conseguente punteggio più alto del dovuto nella graduatoria di assegnazione delle case.

Fondamentali, nel rilevare i casi segnalati, i controlli preventivi che l’Ufficio Abitazioni esegue attraverso i riscontri incrociati delle banche dati, così come l’attività di accertamento congiunta con la Polizia Municipale, la cui sezione Territoriale ha svolto, nel 2014, 83 approfondimenti volti a verificare la permanenza dei requisiti, a fronte di cambiamenti avvenuti e non comunicati dai titolari di alloggi Erp.

Fonte: zerocinque23.com

Al di là della soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto grazie alla  collaborazione tra l’Ufficio abitazioni e la Polizia municipale vorrei cogliere l’occasione per ribadire che i controlli saranno ulteriormente intensificati.

L’obiettivo prioritario è quello di garantire trasparenza ed equità nell’accesso all’edilizia residenziale pubblica, i cui alloggi sono destinati a famiglie che si trovano in reali condizioni di difficoltà, certo non a chi, senza alcuna vergogna, ricorre a certificazioni fasulle celandosi dietro lo schermo di false povertà

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