CASE POPOLARI. Di stupidaggini se ne sentono molte, ma non si può star sempre zitti!
La politica è fatta dalle persone e nessuno ha primogeniture ed esclusive. Solo insieme si cresce. Se c’è onestà intellettuale e vero amore per la causa del bene comune, le diverse appartenenze sono contenitori che indicano vie possibili, non compartimenti stagni che creano realtà parallele.- Stefano Cugini

Ho letto l’ultima nota delComitato per la difesa dall’espulsione degli inquilini delle case popolari” in tema di nuovi criteri regionali per la permanenza.

Erp intervista Elisabetta Gualmini

C’è una ragione molto pratica che mi ha convinto alla replica. Questa escalation di disfattismo sta infatti creando tanta preoccupazione che gli uffici Acer e del Comune sono presi d’assalto per le dovute rassicurazioni, con crescenti disservizi rispetto alla normale attività.

Premesso che non sarebbe male se questi signori del Comitato avessero la buona creanza di firmarsi, uscendo così da un anonimato poco serio, vado a fare qualche considerazione che a questo punto pare più che doverosa. Ognuno ha le sue idee e il sacrosanto diritto di esprimerle, anche in forma di forte critica. Però bisogna attenersi ai contenuti.

Non c’è niente di più fastidioso di quando si prova a rigirare le altrui parole a proprio uso e consumo. In questi casi i motivi possibili sono sempre due ed entrambi fanno fare brutta figura a chi li adduce: o si fraintende per ignoranza, o per cattiva fede.

ERP chi toglierebbe la casa agli anziani

Che il Comitato tiri in ballo il sottoscritto, laddove dico che la nostra principale battaglia, in tema di case popolari, è contro chi fa il furbo (facendo l’esempio limite – ma reale – di chi ha la macchina di grossa cilindrata sotto casa e un affitto minimo) e agganci questa linea dell’amministrazione alla questione soglie Isee è fuorviante. Non c’è nesso alcuno. La lotta contro i furbi prescinde da tutto.

È un dovere per garantire equità sociale, un compito impegnativo e da troppo tenuto in secondo piano. Non c’è mancanza di risorse che tenga:

dobbiamo far dormire sonni tranquilli a chi rispetta le regole e punire con rigore chi cerca scorciatoie, dichiara il falso, non si cura del bene di tutti.

Sulla composizione dell’Isee i Comuni nulla possono. Ci atteniamo alla legge e agiremo in conformità a questa (sentenze TAR e del Consiglio di Stato comprese).

Dato che si parla di offesa all’intelligenza del lettore, faccio notare il passaggio in cui è detto che la riforma ERP servirebbe a “imporre l’accoglienza verso i nuovi arrivati in forza di legge”. Come? Cosa? Vuol forse il Comitato convincere l’opinione pubblica che ci sono amministrazioni pronte in coscienza a mettere in mezzo a una strada anziani, disabili, malati piacentini per far posto agli immigrati?

Signori, qui siamo nel campo dell’allarmismo, della disinformazione, dell’istigazione all’odio razziale. Ignoranza o malafede? Non mi si chieda di usare giri di parole; non mi s’inviti alla diplomazia.

A chi sostiene queste stupidaggini, dico una cosa sola: vergogna. Null’altro che vergogna.

Di Piacenza ci occupiamo noi. Che a Fiorenzuola fra qualche mese si vada al voto è noto e devo dire – da esterno – che se è questa la piega che qualcuno vuol dare alla campagna elettorale, siamo messi peggio di come pensassi. Per fortuna, alla fine, la gente “comune” si dimostra sempre più capace e responsabile di qualche politicante e della sua cricca di accoliti.

La speranza è davvero l’ultima a morire

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