bullshit, open consiglio
Occasione persa

Dilettanti allo sbaraglio

"Ammettere gli errori è una dote. Provare a rivedere la realtà piegandola al proprio comodo per nascondere una stupidaggine è infantile, inadatto a chi ha il dovere di guidare una comunità”

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il valore in € del mancato introito nel patrimonio del Comune di Piacenza

| Oltre i carciofi c'è di più

Invece di prendere in giro la minoranza in Consiglio, l'assessore bene farebbe a seguire più da vicino le pratiche che lo riguardano, dedicandosi a tempo pieno al ruolo per cui è pagato con indennità intera da 2.500€/mese

Con una nota dell’8 dicembre, ci è sembrato opportuno far notare che l’assessore Zandonella, tanto tronfio nel suo ruolo di sceriffo della città, oltre a mettere il cappello su risultati non suoi e nemmeno del suo osannato Salvini, poi non sigla gli accordi sulla sicurezza urbana con la Regione, inducendo il Comune di Piacenza a

rifiutare un bene confiscato dalla Mafia

A proposito dell’appartamento in questione, che – confermo – il Comune di Piacenza si è lasciato scappare, l’assessore, celebre per i sorrisi di scherno che è solito stamparsi in faccia in Consiglio quando sta parlando qualche collega di minoranza, ha ribattuto che «in data 31 maggio 2018 gli uffici hanno inviato all’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) una manifestazione d’interesse per riutilizzare l’immobile al servizio dell’emergenza abitativa».

«Delle due, come sempre, l’una: o Zandonella parla senza conoscere, o conosce ma ritiene di poter aggiustare la realtà al suo comodo»

Val la pena raccontare ai piacentini che il 13 dicembre 2017, in una riunione presso la Prefettura di Bologna, presenti il Prefetto Piantedosi, ora capo di Gabinetto dell’Interno e l’assessore regionale Mezzetti, l’ANBSC ha messo ha disposizione 13 nuovi immobili, tra cui quello nella nostra città.

In quella riunione a rappresentare Piacenza è andato un dirigente (dov’era la politica non è dato sapersi), che ha declinato la possibilità di acquisire il bene, si suppone su preciso mandato del Sindaco o del suo assessore, dato che sarebbe grave se così non fosse.

Il successivo ripensamento, probabilmente dopo aver preso coscienza della sciocchezza di rinunciare a incrementare a costo zero il patrimonio immobiliare del Comune di Piacenza, è stato tardivo.

Quanto inviato il 31 maggio non rileva, dal momento che il 25 maggio era il termine ultimo per intercettare, come da delibera 598 del 23/04, i contributi finalizzati all’attuazione della L.R. 18/2016 “Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili” – tra i quali rientravano anche quelli sulla riqualificazione per finalità sociali dei beni immobili confiscati.

Ricapitolando:

  • potevamo dare il segnale di forte attenzione rispetto al contrasto dei fenomeni mafiosi e non lo abbiamo fatto.
  • potevamo aggiungere un locale dal valore di 200.000€ al patrimonio immobiliare del Comune e non lo abbiamo fatto (ma non si profila il danno erariale?).
  • potevamo riqualificare l’appartamento con fondi regionali e statali e non lo abbiamo fatto.
  • potevamo ripensarci e porre rimedio ma lo abbiamo fatto fuori tempo massimo.

Davvero cercano ancora giustificazioni e scarichi di responsabilità?

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Parola di genio

Instabili sinapsi

"Quando la parola d'ordine è banalizzare, quando si cerca l'attacco, il sensazionalismo, quando tutto diventa slogan per intercettare gli istinti, i limiti si spostano verso il basso e ogni lingua si sente in diritto di fingersi collegata al cervello”

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€ tolti a Piacenza per la decisione del governo sui bandi periferie

| Tanto per dire

C'è chi evidentemente si pasce nel dimostrarsi gaffeur con pochi pari. Pur di attacare l'avversario, va contro i suoi stessi compagni di partito. Sembra un po' quella storia di Lorena Bobbit...

< Il post è un chiaro segnale di sindrome di perdita del buon gusto >

Geniale. Attacca noi poveri consiglieri comunali di minoranza perché facciamo notare che il governo ha sfilato dalle tasche del Comune di Piacenza 11 milioni di euro, proprio nel giorno in cui, in Consiglio comunale, il gruppo della Lega Nord vota la risoluzione in cui si tira la giacca proprio al governo, proprio per provare a farsi restituire il maltolto.

Mica gli è bastato essere smentito da Foti, che gli ha scoperto la balla de “i soldi non ci sono e non ci sono mai stati“. 

Sulle ali dell’entusiasmo di chi, oggi come oggi, potrebbe dire che nevica rosso con buona probabilità di essere creduto, si lancia in una dichiarazione a parole che i suoi stessi compagni di partito rigettano nei fatti.

Chapeau On. Pisani!

Nel mentre, salta il bando periferie, pare saltare Terrepadane e sembrerebbe che i milioncini andati in fumo dei contributi privati li trovi il Comune.

Mah, un giorno non ci sono le lacrime per piangere, quello dopo ecco l’America. Si metteranno d’accordo con loro stessi prima o poi.

Nell’attesa, è tutta colpa del PD

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Insostenibile

Il peso delle parole

"La coerenza è virtù importante, che alla lunga paga. Soprattutto, chi ti segue la percepisce. Inutile ostentare certezze che le tue parole smentiscono puntualmente. L'unico a cascarci, forse, sei tu.”

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Milioni di € di finanziamenti portati dalla precedente gestione

| Arrampicarsi sui vetri

Essere controllato infastidisce parecchio il numero uno di Acer Piacenza, che si sente leso nella sua pretesa ingiudicabilità. Quando far parte della casta è motivo di soddisfazione...

Il presidente Losi ci tiene a precisare che lui non scalda la poltrona.

Amando il design, moderno (e costoso) dei modelli “Le Corbousier“, non so scegliere se lo scarso utilizzo sia uno spreco o solo tutela dell’investimento, che impiegherà più tempo a usurarsi.

Ironia a parte, ancora una volta dalla replica (che mi risulta confezionata da Oltralpe, dove pare sia andato in auto) si coglie l’incapacità di capire che non sta amministrando il cortiletto di casa sua ma un Ente pubblico, in cui ogni euro che esce é di proprietà dei cittadini.

Si chiede che problema c’é se usa l’auto.

Il problema, in effetti, c’è eccome, specie se esiste un regolamento che subordina le quattro ruote all’assenza di una più economica possibilità di mezzo pubblico.

articolo 5.5 regolamento Acer Piacenza

Per capirlo basterebbe non cedere alla famosa massima del Marchese del Grillo, che pare invece inesauribile fonte di ispirazione per l’uomo forte di via XXIV Maggio.

En passant, giova poi ricordare che i fondi dalla Regione sono più competenza dell’assessore e della partecipazione ai tavoli delle politiche abitative, o di uffici pronti a cogliere le opportunità offerte da Bologna.

Dato che l’unico esempio che cita di finanzaimenti utili alla causa non ha nulla a che vedere con l’alzata di mano alle assemblee di Federcasa e visto che dall’elenco delle trasferte praticamente emergono solo quelle, faremo una nuova interpellanza per capire quali e quanti, dei soldi che sono arrivati a Piacenza per le case popolari, siano direttamente riconducibili agli incontri oggetto dei suoi viaggi.

Tra l’altro, messa su questo piano, vien da aggiungere che il “conservativo” ex Presidente Savi, come è stato definito proprio da Losi, pur costando molto meno all’ente rispetto al suo successore, ha portato a casa molto ma molto di più dei 250.000€ di cui l’altro si bea, come dimostrano le infografiche che seguono.

Di poco rilievo, ma molto indicativo del tentativo di svicolare, l’attacco al sottoscritto sulle precedenti morosità.

Stupisce il coraggio di Losi, amministratore di Acer da 6 anni e mezzo (prima come vice e ora come presidente), che scansa la sua incapacità di risolvere il problema – passata e presente – scaricando responsabilità sue sull’ex assessore Cugini, in carica per poco più di 3 anni (per il quale Acer era una tra le varie deleghe).

Lascio il giudizio a chi legge.

Mi attribuisce un’insana passione per i numeri, forse quella che manca a lui,  indisponibile persino a calcolare quel misero 5% di indennità che i Sindaci gli avevano chiesto di decurtare per dare il buon esempio in un momento di crisi.

Detto quindi di spese decuplicate per le di lui trasferte, stenderei un velo pietoso sul goffo tentativo di giustificare il quasi raddoppio dello stipendio dell’addetto stampa, elencando nuove funzioni, che nuove non sono. Se vuole le facciamo passare una a una e vediamo se prima se ne occupava la stessa figura (che é poi anche la stessa persona), oppure no. Così, a beneficio della chiarezza per i cittadini.

Per concludere la più triste delle confessioni: al presidente proprio non va giù il tempo che farei perdere agli uffici per le pezze giustificative che chiedo.

Ecco la dimostrazione plastica del fastidio per la trasparenza che ogni pubblico amministratore deve adottare e per il ruolo di controllo che la legge assegna a un consigliere Comunale.

Basterebbe non dar motivo per approfondire aspetti poco chiari a chi, come me, interpreta la sua funzione con serietà.

Ho altre passioni nella vita e dedicherei a queste volentieri più tempo.

Ai giornali e ai compagni di bisboccia dei celebri venerdi in trattoria puoi raccontare la verità che vuoi.

Poi però ci sono i fatti oggettivi e i numeri. Da quelli non si scappa.

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Memoria corta

il Sindaco nell'angolo

"La politica non si salva con le frasi a effetto, ma con il cuore e la passione di chi sente il privilegio, nei diversi ruoli, di rappresentare una comunità intera. Con la disponibilità di chi coglie il dovere di creare condizioni e occasioni per gli adulti del futuro. Con serietà, piedi per terra e coscienza di cosa vuol dire essere "cittadino". Chi ama la politica cerca le persone, non le categorie. Chi ama la politica, prova a unire.”

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Le idee dei cittadini raccolte per riqualificare del quartiere

| Patrizia Barbieri sotto stress

Un conto, per un primo cittadino davvero "di tutti" é denunciare la scarsa efficacia - se tale la si ritiene - di quanto fatto da altri; ben diverso é lanciare infondate accuse.

Duole constatare che il Sindaco di Piacenza non perde il vizio. Appena in difficoltà (più o meno sempre ultimamente, dato che sta tradendo parecchie promesse ai suoi elettori, barcamenandosi tra il nulla di fatto e l’opposto del suo programma), attacca chi c’era prima.

Dire che il quartiere Roma é una zona abbandonata da anni é una balla che dimostra inconsistenza politica e amministrativa. Non solo: é un’offesa alle tante realtà che da tempo stanno profondendo un impegno senza pari per togliere alla zona l’etichetta che altri, con molta superficialità, le appiccicano addosso.

Significa non riconoscere nemmeno il lavoro dei propri collaboratori, tra cui la stessa polizia municipale, cinicamente presi nel tritacarne del perenne scontro partitico con il presunto nemico che, anche quando tace e ti lascia fare, va tirato per la giacca per giustificare le proprie mancanze.

Ma come, anni a criticare e fare interrogazioni sul percorso partecipato di “Porta Galera 3.0” e oggi si stende un velo, come non fossero mai esistiti, sul Centro famiglie, Belleville, i mercatini, le feste, Matti da Galera, Artisti da giardino, la Fiera dell’editoria, l’ambulatorio di via Pozzo, l’Urban Hub, i progetti con la scuola, con Svep e il mondo del volontariato, i lavori di recupero della facciata dell’Alberoni, il rifacimento della sede stradale, il piano di abbattimento del traffico “parassita”?

Che dire del nucleo dedicato di polizia locale, dei locali chiusi, degli sgomberi negli appartamenti (addirittura un’intera palazzina), delle licenze sospese, dell’ironia per la mia costante presenza zaino in spalla nell’area…

Memoria corta o interessata dimenticanza?

Un conto, per un primo cittadino davvero “di tutti” é denunciare la scarsa efficacia – se tale la si ritiene – di quanto fatto da altri: mossa legittima, che di solito anticipa la volontà di un cambio di passo spedito; ben diverso é lanciare infondate accuse di disinteresse e abbandono, quando basterebbe studiare senza pregiudizi le precedenti esperienze per capire quanto materiale é già a disposizione.

Se ci fosse buona fede in simili affermazioni, mi aspetterei almeno un po’ di imbarazzo, figlio della presa di coscienza di aver detto una stupidaggine.

Per ora, nonostante leggi che danno più strumenti ai governi locali per agire e al netto di un cambio della guardia in Prefettura che per gli addetti ai lavori significa qualcosa, nell’ansia di una situazione che peggiora – incredibile a dirsi, dopo l’installazione dei divisori anti bivacco sulle panchine dei giardini Margherita (!) – il buon vecchio scaricabile é l’unica strategia concreta.

Il consiglio é sempre lo stesso: zero scuse, pancia a terra e meno slogan, che poi vi si ritorcono puntualmente contro!

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Fantasia al potere

Fantasia al potere

"Quando insisto sul "filo rosso" della fiducia tra cittadini e amministratori, parlo di una fiducia da guadagnarsi sul campo. Quella che fa pensare che chi ti guida cerca soluzioni per migliorare la tua vita, non per rovinarti l'esistenza. Quella che, "finché non lo sento dire dal mio Sindaco, tutto il resto sono chiacchiere". Ecco perché, quando la politica finirà di parlare solo alla pancia della gente sarà sempre troppo tardi!”

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INVESTIMENTO PREVISTO SUL NUOVO OSPEDALE

| Le bacchettate della maestra

Al momento la propaganda regge, con il prevalere di una visione d’insieme ristretta e attenta al consenso del breve periodo sulla reale strategia che, se c’è, per ora ci sfugge.

La destra sa parlare bene. E tanto. Meno attenersi ai dati di realtà, come dimostra la replica del Sindaco a Giangiacomo Schiavi, con la solita irritazione che fa capolino in assenza di lodi e osanna.

Devo dire che mi ritrovo su una cosa: la confusione, favorita da ricostruzioni dei fatti degne di Dumas.

Posto che non giova all’immagine della politica laboriosa chi, a due mesi dalla campagna elettorale, avrebbe congelato i lavori della Conferenza socio sanitaria per evitare un parere non gradito, ricordo che la maggioranza qualificata scaturì con i voti coraggiosi – stante il clima creato ad hoc – e liberi di amministratori di centrodestra, come rievocato dal Sindaco di Fiorenzuola.

A Villanova la soluzione del Centro Paralimpico era sul tavolo dal principio, con tanti tra noi intenti a convincere coloro, tra cui molti oggi si rallegrano beneficiando dell’altrui perseveranza, che prospettavano un futuro da cattedrale nel deserto.

Sull’ospedale di Piacenza invece si rasenta il grottesco: come si fa a ricostruire i fatti in tal maniera, avendo perso un anno, per sfiducia e rancore politico, per poi arrivare alle stesse conclusioni che già avevamo consegnato all’atto del cambio di amministrazione?

Che la sanità piacentina chiedesse un nuovo ospedale era assodato, che riqualificare l’attuale non sia plausibile, pure; idem per le garanzie di finanziamento e d’investimenti in personale, dispositivi e tecnologie fino al momento dell’inaugurazione.

Riorganizzazione ospedaliera e modello sanitario sono figli di un percorso pluriennale, anche se i loro principi base sfuggono ancora a molta politica, poco incline a studiare le carte.

Salvo che il Sindaco non si accontenti del ventaglio d’ipotesi preliminari suggerito dall’Ausl, la sorte dell’attuale sede è tutt’altro che tracciata, così come sono tutt’altro che nuove conquiste i punti da lei indicati, in realtà solo un diverso cappello messo su presupposti già acquisiti.

Vera è invece la scelta di escludere le aree pubbliche, con un ambientalismo di comodo, smentito dall’immediata bocciatura di un nostro ordine del giorno teso a dimostrare la reale volontà di fare della Pertite un parco.

Si è pure sorvolato sulle tonnellate di cemento che, invece di riqualificare ex siti militari in parte già edificati, asfissieranno altri spazi oggi verdi, verosimilmente privati, per la felicità dei proprietari.

Qualche colpo si è battuto, ma con il prevalere di una visione d’insieme ristretta e attenta al consenso del breve periodo sulla reale strategia che, se c’è, per ora ci sfugge.

Al momento la propaganda regge. Il Partito Democratico è a disposizione per centrare l’obiettivo del nuovo ospedale, che sarebbe delittuoso fallire, verso cui la Regione ha tolto ogni alibi.

Ringrazio Giangiacomo Schiavi per il prezioso stimolo.

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(8) Non dire falsa testimonianza.

Bugie istituzionali

"Io resto convinto che non dire la verità in risposta a una formale richiesta di un pubblico ufficiale, all'interno del Consiglio comunale, sia cosa grave. Altrove si dimettono per molto, ma molto meno”

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I giorni tra la data di un importante documento e il suo protocollo

| Guai fidarsi di certi suggeritori

Un assessore deve imparare in fretta che gli atti cui rispondere in consiglio vanno studiati a fondo, perché poi la faccia e le parole verbalizzate sono le sue. Che fastidio far brutta figura per la fiducia data a chi non la merita.

Ma tu guarda se un laico come me deve citare i Comandamenti!

Vai a fidarti di una velina degli uffici, probabilmente nemmeno dei tuoi ma arrivata in via diretta da Acer, aggiungi un consigliere rompiscatole che non si accontenta della confusa risposta a un’interrogazione, mescola il tutto con il rancore di qualche amministratore che fa di tutto per mettere il bastone tra le ruote all’azione ispettiva della minoranza ed ecco venir fuori il patatrac.

Proprio vero che il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi. 

In questo caso, con la sottoscrizione del contratto da parte del soggetto garante è stata rispettata la richiesta. Il soggetto garante si è infatti impegnato, con la sottoscrizione del contratto di affitto a corrispondere la quota di locazione (…). sono stati rispettati i criteri che sono stati approvati con il regolamento del 21 luglio 2010.

Con questa dichiarazione, registrata a verbale, si è consumata la falsità della risposta dato che, da successivi accessi agli atti, che tra l’altro hanno portato a un esposto per omissione alla Precura della Repubblica ai danni di Acer, ho avuto tutte le informazioni necessarie a confutare la versione.

La ragione mi appartiene in modo oggettivo sul piano tecnico e tutti gli svarioni presi nel replicarmi in aula sarebbe stato difficile metterli insieme anche volendo.

Per rendere giustizia alla verità ho quindi depositato la seconda interrogazione (allegata a fine articolo), chiedendo al Presidente del Consiglio di intercedere perché stavolta ci sia massima trasparenza e dettaglio su ogni singolo punto.

Sarà mia premura far sapere ai cittadini come va a finire questa storia e chiedere a quei consiglieri tanto svelti a calunniare cosa ne pensano alla luce dei dati di fatto.

Resta poi il piano politico, con l’ennesima dimostrazione di un governo della città che ha un’opinione molto naif sul rispetto delle regole e sull’equità di trattamento.

 

 
 

clicca qui sotto per leggere il testo dell'INTERROGAZIONE

bullshit, open consiglio, politica
La calunnia è un venticello

fango e poltiglia

"Mai il rumore di fondo dovrebbe svilire una parola pensata”

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I voti del consigliere Giardino alle elezioni 2017

| Falso e cortese

Vatti a fidare dell'aspetto. Cortesia affettata e maniere da Lord di Sua Maestà e poi, come il più insulso leone da tastiera, il consigliere Giardino randella come non ci fosse un domani. Senza peraltro sapere di che parla.

Il Consigliere che ha prodotto questa perla social mi attribuisce un’importanza che non ho e forse non merito. Duole aver assistito, in questi mesi, a una serie di strumentalizzazioni con l’unico obiettivo di colpire la mia immagine per depotenziare i miei messaggi politici sull’operato di alcuni amministratori.

Peccato per lui che questo post faccia acqua da tutte le parti, perché quando i fatti sono impossibili da contestare, non c’è proprio trippa per gatti

Ammetto che sulle prime ho fatto fatica a tenere insieme l’essere la causa principale della sconfitta elettorale e il consigliere rieletto con più voti tra tutti e 32 i colleghi.

Poi ho pensato al 4 marzo e alla composizione delle liste in casa centro-destra, mi sono ricordato che Forza Italia piacentina non brilla per letture strategiche e mi sono messo il cuore in pace.

  • Per quanto riguarda i compensi ai vertici di Acer, ho già dimostrato in questa sede con i numeri la mia ragione obiettiva, con risposte degli interessati che definire arrampicate sugli specchi è fare un complimento.
  • Su Telefono Rosa, accesso agli atti eseguito, documentazione studiata (non che ne avessi bisogno) e conferma puntuale, al centesimo, di quanto ho sempre sostenuto. Altro nodo che possiamo far venire al pettine in ogni momento, ma non so, oltre a me, a chi possa in effetti convenire, dato che nella commissione in cui ero assente sono stato oggetto di esplicite calunnie. Forse è il caso di chiuderla qui…
  • Oggi infine ho dimostrato che il parroco non è oggetto delle mie attenzioni e chi lo dice finge di non capire.

Per il resto, che sia una fortuna non avermi più come assessore ci può stare, ma non rileva.

L’importante è che fra 5 anni i piacentini si ritengano fortunati di chi ha preso il mio posto. Staremo a vedere.

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Verdi bugie

Due indizi. Una prova.

"La coerenza è virtù importante, che alla lunga paga. Soprattutto, chi ti segue la percepisce. Inutile ostentare certezze che le tue parole smentiscono puntualmente. L'unico a cascarci, forse, sei tu.”

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Tasso di scolarizzazione sinti su fascia elementari e medie

| Tanto per dire.

Le affermazioni di un politico dovrebbero poggiarsi sempre su dati di realtà verificati in anticipo. Sarebbe così impossibile per gli avversari smentire quanto detto e si eviterebbe di dimostrare a tutti di aver contato balle.

Durante il Consiglio comunale del 23 febbraio, nel pieno del dibattito sul campo nomadi, quello del

se vanno a fuoco delle roulotte per gli allacci abusivi non è di sicuro colpa del Comune; l’acqua sarà un bene vitale ma se non paghiamo le bollette a noi ce la staccano

dai banchi della Lega hanno tuonato sul fatto che

la scolarizzazione dei minori residenti al campo sarebbe “pari a zero”.

Dato che resto convinto del fatto che “sparate” del genere, basate su percezioni soggettive prive di fondamento, fatte passare per realtà di fatto non rappresenti un buon servizio fatto alla collettività, ho presentato un’interrogazione per avere i dati reali rispetto alla fascia di età della scuola dell’obbligo

Ecco i risultati ufficiali forniti dal Comune

scolarizzazione a.s. 2013 – 2014

  1. età dell’obbligo scuole elementari: 100%

  2. età dell’obbligo scuole medie100%

  3. età dell’obbligo scuole superiori: 25%

scolarizzazione a.s. 2014 – 2015

  1. età dell’obbligo scuole elementari: 100% 

  2. età dell’obbligo scuole medie100%

  3. età dell’obbligo scuole superiori: 50%

scolarizzazione a.s. 2015 – 2016

  1. età dell’obbligo scuole elementari: 100% 

  2. età dell’obbligo scuole medie100%

  3. età dell’obbligo scuole superiori: 100%

scolarizzazione a.s. 2016 – 2017

  1. età dell’obbligo scuole elementari: 100% 

  2. età dell’obbligo scuole medie100%

  3. età dell’obbligo scuole superiori: 100%

scolarizzazione a.s. 2017 – 2018

  1. età dell’obbligo scuole elementari: 100% 

  2. età dell’obbligo scuole medie100%

  3. età dell’obbligo scuole superiori: 80%

Mi sembra chiaro che il 23 febbraio si sono raccontate balle. Stante la possibilità di ogni consigliere di verificare i dati prima di fare dichiarazioni fuorvianti, per me è l‘ennesima dimostrazione di scarso rispetto per il diritto del cittadino a essere correttamente informato, che dimostra un utilizzo strumentale della disinformazione.

La domanda è sempre la stessa: ignoranza o malafede?