ASILI NIDO. Basta a un coordinamento pedagogico solo per addetti ai lavori
Il coordinamento pedagogico territoriale di Piacenza (CPT), la rete che riunisce i coordinatori pedagogici dei servizi educativi zero-tre anni comunali, in convenzione e privati di tutta la provincia, passerà presto in capo al Comune capoluogo, che subentra alla Provincia quale riferimento gestionale.
Credo molto nell’importanza di questa squadra di esperti, chiamata a interrogarsi sulla qualità dei servizi educativi offerti ai nostri bambini. Per questo è mia ferma intenzione assumere il ruolo con il giusto protagonismo e l’abituale impegno.
Oggi ho incontrato i componenti del CPT, proponendo loro un percorso che li faccia uscire dalla riserva agli addetti ai lavori, per arrivare più direttamente ai cittadini e alle famiglie: farsi conoscere, far capire quanto è importante il loro lavoro, rendere evidente una volta per tutte cosa è l’integrazione del servizio tra pubblico e privato in territori virtuosi come il nostro.
Quando si parla di nidi è ancora troppo alto il rischio di ingessare discorsi e progettualità con impostazioni ideologiche che hanno perso senso, lasciando i genitori in balia di chi alza più la voce o dell’apprensione per alcuni fatti di cronaca (nazionale) che purtroppo salgono alla ribalta con una certa frequenza.
Urge momento di confronto con la città: partecipato, trasparente, informale, trattato con linguaggio semplice, numeri oggettivi ed esempi pratici. Per me è così che si costruisce fiducia.
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