Facile profeta

Su Acer sono stato fin troppo facile profeta. Aria nuova (?) alle case popolari!

Pochi giorni fa ho scritto di non condividere la scelta fatta per la carica di Presidente di Acer , parlandocon cognizione di causa di un amministratore umorale e non adatto a fare squadra con i suoi collaboratori.

D’altronde con il trattamento riservato all’ex Presidente Massimo Savi, fatto di un’ininterrotta sequela di attacchi pubblici e spesso scomposti, si è qualificato da solo come elemento divisivo e fazioso.

Ribadisco quindi il mio punto di vista, per cui ho trovato fuori luogo e inutile – solo il tempo dirà se anche dannoso – il fair play dei sindaci del centrosinistra che ne hanno avallato la nomina unanime.

Per quanto riguarda la vicepresidenza, da sempre attribuita alla minoranza come garanzia e contrappeso in un ente che ha nel bene pubblico la sua missione, anche qui sono stato facile profeta, cogliendo la bulimia di poltrone del centrodestra con largo anticipo.

Ogni regola non scritta é stata accantonata e così da due consiglieri di minoranza, su tre membri del CDA, che hanno caratterizzato quasi tutto il mandato precedente, passiamo oggi all’accoppiata Presidente e Vice saldamente in quota destra.

Chi vince piglia tutto, agli sconfitti toccano le briciole. Se nel contenuto c’é poco da obiettare, sullo stile é meglio stendere un velo pietoso.

Peccato, perché durante il Consiglio comunale d’esordio il Sindaco Barbieri ha predicato collaborazione in modo convinto, posizione da noi tutti molto apprezzata, salvo essere smentita alla prima occasione dai suoi che hanno razzolato davvero male. Pazienza, va così.

Fossi nella consigliera di minoranza Meneghelli, data la palese inutilità del ruolo, tirerei qualche conclusione, per non svilire l’impegno che ha già dimostrato di saper mettere.

Ma parlo a titolo personale, col carattere di uno poco propenso a fare l’altrui stampella quando mancano i presupposti minimi per un lavoro costruttivo.