DISCRIMINAZIONE. Lgbt, botte, insulti. O reagiamo insieme, o siamo complici.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società- Art. 4 Costituzione

Non è lo spintone, non è l’insulto in sè. Tra ventenni capita di azzuffarsi. Se finisce lì, non è mica il finimondo. La cosa grave, molto grave, è quando parole e forza si usano per segnare una distanza o per offendere qualcuno, ritenendolo diverso, inferiore, sbagliato.

insulti a giovane gay

Hai un bel dire che questi idioti provocatori si qualificano da soli con le loro “bravate”. La realtà è che sono portatori (in)sani di violenza, odio e intolleranza e ogni qual volta non reagiamo collettivamente, comunitariamente a questi delitti, ogni volta che minimizziamo o pensiamo che ci sia qualcosa di più importante a cui dedicarci, ogni volta che non opponiamo scienza, educazione, cultura, civiltà con forza ostinata e contraria, siamo un po’ complici.

[CONTACT_FORM_TO_EMAIL]