Stop ai rigurgiti

No ai totalitarismi

"Abbiamo presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno per impedire, d'ora in avanti, di concedere spazi pubblici ai nostalgici di ideologie totalitarie. Il dibattito e la trattativa ci dà la soddisfazione di un bel passo avanti compiuto grazie a tenacia e argomenti”.

Viviamo tempi curiosi, in cui il Comune se ne lava le mani se il fondatore di Avanguardia Nazionale prova a venire a far bella mostra di sé in uno spazio pubblico

Ancora più strani, ‘sti tempi, se lo stesso Comune, invece di mettere sotto tutela il buon nome della città, si scaglia contro le presunte strumentalizzazioni di cittadini, associazioni, partiti che denunciano un affronto intollerabile.  

Tempi balordi, se sui social ti vomitano addosso improperi, accusandoti di essere anti-democratico, di opporti alla libertà di pensiero e opinione, nel nome dello strano principio per cui, in barba all’apologia di fascismo ormai esibita senza remore e dimentichi delle tragedie piovute sull’Europa, si invoca la libertà di propagandare idee ignobili ai cultori di una fede che della soppressione della libertà ha fatto la sua cifra distintiva.

Banalità del male

Nel mentre, tocca opporsi a questo subdolo processo di normalizzazione e banalizzazione del male, un analfabetismo storico-revisionistico che anche a Piacenza porta a spuntare come funghi manifesti di chiara matrice fascista, con citazioni del duce (la minuscola è voluta) e profilo dell’Italia sormontato dal fascio littorio.

Perseveranza e risultato

Abbiamo presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno (puoi leggerlo cliccando sotto) per impedire, d’ora in avanti, di concedere spazi pubblici ai nostalgici di ideologie totalitarie.

Ideologie totalitarie – al posto di “ideologia fascista“: questo il testo corretto per rimediare a un refuso iniziale, perché sia chiaro che ogni degenerazione va contrastata, in nome di un futuro che impara dagli errori del passato e non li usa per cristallizzare fazioni contrapposte.

In aula (e nelle conferenze capigruppo) il dibattito è stato serrato e le trattative sono filate via tutt’altro che lisce. Il confronto però ha toccato punti alti, che per fortuna hanno fatto da contraltare a un paio di  interventi beceri dei giovani della Lega, interpreti di un’imbarazzante e preoccupante superficialità, che ha marcato il segno generazionale tra gli intervenuti.

L’idea alla fine condivisa è che non si mette il bavaglio alla Storia, ma all’ignoranza di chi quella Storia la distorce, la disconosce, la sottovaluta.

Per questo, alla fine, con un gran bel lavoro di squadra, abbiamo ottenuto l’impegno preciso del Sindaco, entro il prossimo 25 aprile, a farsi garante dell’approvazione di un nuovo Regolamento in cui, partendo dalla irrinunciabile condizione di Piacenza Medaglia d’oro per la lotta di Liberazione dalla dittatura nazi-fascista, si definiscano in dettaglio i criteri per concedere i locali pubblici a individui o associazioni che, d’ora in avanti, dovranno dichiarare in anticipo le finalità e gli ospiti, garantendo sul rispetto dello Statuto Comunale e della nostra Costituzione.

Abbiamo bloccato i rigurgiti: mai più da noi un nuovo “caso Delle Chiaie”.

Non era per nulla scontato e le premesse non sembravano delle migliori, ma non abbiamo mollato il punto e la perseveranza pare abbia pagato.

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