PROFUGHI: la colpa è una bella donna…
Come per i minori stranieri albanesi, anche per i profughi adulti non smetterò di denunciare una situazione grave, che incide sulla mancanza di un sistema d’accoglienza di qualità.
Per i piacentini noi dobbiamo continuare a battagliare, mettendoci tutto il senso di responsabilità necessario, anche supplendo a quello che a volte sembra mancare ad altri, specie a chi dovrebbe garantirci sonni tranquilli.
Siamo al paradosso. Che la Prefettura disponga l’esclusione dall’accoglienza di un profugo in dimissione dall’ospedale in seguito a una crisi psicotica è intollerabile.
Già è grave che il Comune non sia stato avvisato tempestivamente del caso, figuriamoci poi la scelta di buttare in mezzo a una strada una persona affetta da una patologia, a lungo ricoverata e compensata con farmaci specifici, un soggetto potenzialmente pericoloso per sé e per gli altri, confezionando un limbo che lo trasforma da accolto a fantasma, appunto.
È inaudito che gli uffici territoriali del governo, cui spetta la supervisione dell’ordine e della sicurezza, responsabili dell’immigrazione, pensino di risolvere in questi termini una questione così delicata, scaricando costi, impegno e rischi sull’ente locale.
Chi crea problemi va tenuto d’occhio, non disperso tra la folla. Se si decide di allontanarlo dal progetto di accoglienza, si prendono accordi con Bologna o Roma per ricollocarlo, magari in un CIE (centri di identificazione ed espulsione).
Finiamola di dare addosso ai Comuni, diffondendo rischi, sfiducia, disordine e preoccupazione. Un allontanamento una tantum poteva servire da monito. Ora è una procedura di cui si sta abusando, un escamotage per liberare posti per altre accoglienze.
Ai piacentini non interessa avere chi elimina dalla contabilità i soggetti problematici per poter dire altri “si” quando il ministero chiama per le consegne.
Da amministratore non voglio fantasmi per le strade della mia città: senza controllo, senza regole, senza documenti. O aspettiamo che succeda qualcosa d’irreparabile per affrontare il problema con la giusta responsabilità e le dovute competenze?
«Il fatto spiegato da Cugini é stato ieri NEGATO dalla Prefettura».
Si può essere in disaccordo su molte cose, pure su tutto, ma quando una persona é seria e commenta dei fatti, é oggettiva. Siccome sono una persona seria, CONFERMO la ricostruzione della vicenda parola per parola.
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