SICUREZZA: dalla Prefettura il collasso della coerenza

Blitz dei Carabinieri all’ex mercato ortofrutticolo: 16 pattuglie e un bel ripulisti da occupanti abusivi e disgraziati vari.

Dalla Prefettura, con piglio autoritario, la disposizione al Comune affinché

intervenga con urgenza per bonificare i siti, attraverso una radicale pulizia e con le chiusure degli accessi, ove necessario, per evitare occupazioni abusive”. “Vengano effettuati con immediatezza gli interventi di pulizia degli immobili dove la sporcizia e il degrado sono intollerabili”.

Siamo al collasso della coerenza. Ormai è tale e tanta la facilità con cui, non solo gli oppositori politici in fibrillazione da campagna elettorale, ma pure gli interlocutori istituzionali si accaniscono contro il quotidiano impegno di chi amministra, che sorprendersi diventa perfino inutile.

Facile parlare quando non si deve rendere conto direttamente ai cittadini.

Ma come, quando siamo noi a chiedere controlli e rigore sui soggetti gestori dell’accoglienza profughi, quando supplichiamo interventi per ripristinare la decenza dopo che i sopralluoghi dell’AUSL svelano condizioni da far accapponare la pelle, quando lamentiamo le falle di un meccanismo che permette alle prefetture di espellere soggetti dai percorsi e trasformarli in fantasmi che vagano in città senza più possibilità di controllo (e vanno a rifugiarsi all’ex mercato ortofrutticolo!), nessuno ci ascolta.

Anzi, proprio dalla Prefettura sale alta l’irritazione per l’assessore che non smette di creare problemi e il Comune che non sta al suo posto. I verbali diventano inaccessibili, gli esposti alla Procura scompaiono nei cassetti, la collaborazione e lo scambio di informazioni si interrompono e, soprattutto, chi è stato colto sul fatto a tenere persone tra sporcizia e blatte, ne esce candido come un bimbo appena nato.

Quando invece si scopre un lenzuolo fuori posto in Asp ecco scattare una relazione veloce come il fulmine o la visita – nientepopodimeno – delle Nazioni Unite. Quando si trovano abusivi in locali comunali di cui sono stati forzati gli accessi, ecco senza indugio la forte presa di posizione pubblica.

E’ necessario il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza cittadina, attraverso telecamere dotate del sistema di lettura delle targhe degli autoveicoli che, laddove realizzato, sta sortendo ottimi risultati”. “La Polizia municipale, oltre a offrire la dovuta collaborazione deve mettere a disposizione almeno nei fine settimana pattuglie notturne per la rilevazione degli incidenti stradali”

Ma si! Avanti con la fiera delle ovvietà. Chissenefrega se tutti questi bei consigli pesano sulle tasche dei piacentini! Tanto, mica è un problema della Prefettura il bilancio del Comune.

Ci ricordi piuttosto con quale efficacia ha trasferito al Ministero la nostra richiesta di poter disporre dei militari per le pattuglie miste su strada. Se non mi tradisce la memoria, l’illustre Sig. Prefetto nell’occasione ha preferito raccomandare ai cittadini di farsi la porta blindata e mettere le inferriate alle finestre.

Che dire delle pattuglie notturne di Polizia Municipale? E chi le paga? La Prefettura forse? Certo che no, sempre i piacentini. Vorrà dire che sospenderemo qualche assegno di cura ai disabili o l’integrazione rette per le case di riposo per gli anziani per far saltare fuori i soldi che ci chiede il Prefetto.

Poi magari, arriverà pure il momento in cui il legislatore si deciderà una volta per tutte a dirimere la questione, perché gli agenti di Polizia Municipale non possono essere trattati da poliziotti o impiegati in divisa a seconda delle occorrenze. Se si equiparano alla Polizia, devono averne tutte le tutele e le prerogative. Altrimenti si lasci alle amministrazioni la reale possibilità di impiegarli nei compiti strettamente attinenti alle loro mansioni. In questo, piena solidarietà ai sindacati.

Come si può facilmente leggere sul sito, a livello provinciale la figura del Prefetto è caratterizzata da un duplice ruolo: egli, infatti, è preposto all’attuazione delle direttive ministeriali e al coordinamento delle forze di polizia, ed è anche responsabile provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Ancora una volta la denuncia di una situazione di scaricabarile intollerabile spetta a questo rompiscatole di un assessore. Quanto mi piacerebbe la solidarietà di tutte quelle forze politiche sempre pronte a sbraitare nei comunicati ma così deferenti quando ci sarebbe invece da prendere posizione concreta e solidale a difesa del territorio, come abbiamo fatto noi.

Ma questa è utopia. In generale. Figuriamoci sotto elezioni.

Un politico può promettere. Un amministratore deve dimostrare.- Stefano Cugini