altri tempi, edicola
Ci avete rotto i polmoni!

Restituiamo il futuro

"Il messaggio di Greta, già adesso, non appartiene più a Greta, ma a milioni di persone, ognuna in grado, con passione e perseveranza, di attuarlo e diffonderlo a sua volta.”

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i giovani presenti al corteo

| la generazione persa siamo noi

Invece di scusarci con questa generazione, cui stiamo lasciando macerie e minando il domani, facciamo i bulli, provando a spegnere sul nascere slanci di partecipazione vera, cui dovremmo dare invece tutto il respiro possibile.

Piacenza ha risposto presente alla grande mobilitazione promossa da Greta Thunberg a sostegno dell’ambiente.

Ci avete rotto i polmoni

trovo sia uno slogan splendido: provocatorio il giusto e dritto al punto della questione.

Vedere tanta gioventù sfilare per un obiettivo comune è stata aria fresca, in tutti i sensi.

Resto perciò basito dai molti commenti sarcastici che sono seguiti a ruota, da chi si è preso la briga di sminuire e sbeffeggiare, bollando il momento come occasione per bigiare la scuola, ennesimo intralcio alla tranquilla routine delle persone perbene o effimero lavaggio di coscienza prima di tornare a sfrecciare su auto e scooter per la movida della sera.

Bell’esempio, dagli “adulti”. Gran messaggio di speranza!

Se a qualcuno sfugge, il futuro è di questi giovani, che ci ostiniamo a volere inetti e menefreghisti e che invece dimostrano di tenerci d’occhio più di quanto noi stessi crediamo. E di avere idee meno mediate delle nostre, che, chiacchiere a parte, mai abbiamo realmente dimostrato, su scala mondiale, di renderci conto che un pianeta di riserva non è nelle disponibilità prossime.

Invece di scusarci con questa generazione, a cui stiamo lasciando macerie e minando il domani, facciamo imperterriti i bulli, provando a spegnere sul nascere slanci di partecipazione, cui dovremmo dare invece tutto il respiro possibile.

Pure quei dotti filosofi che hanno cominciato a dipingere a tinte fosche le intenzioni di Greta, mossa da chissà quale utilitaristica ambizione personale, farebbero meglio a impegnare altrimenti il loro tempo: la Thunberg è il simbolo (al pari di decine di migliaia di altri attivisti che nel mondo si spendono per buone cause) di chi è riuscita a dar voce alla propria battaglia, a renderla virale, come si dice oggi.

Ciò è bene. Chi sia, cosa le riservi il futuro, se sarà un esempio da seguire o meno anche nei prossimi anni è davvero relativo.

Quel che conta è che il messaggio sia passato, abbia attecchito.

Già adesso, non appartiene più a una sedicenne con le trecce, ma a milioni di persone, ognuna in grado, con passione e perseveranza, di attuarlo e diffonderlo a sua volta.

A me tanto basta e a questa rivoluzione giovane, gentile e rumorosa mando un abbraccio colmo di gratitudine.

casta e dintorni, open consiglio, società
T’amo, pio smog!

Ma quale ambiente!

"É il momento di avere il coraggio amministrativo per scelte radicali in tema di salute. Urge un cambio di rotta netto e discontinuo, che rimedi a tutti gli anni persi finora”

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Orario di apertura anticipata della ZTL

| Contromano sulla salute

Manca coraggio nelle scelte, si sta sul piccolo cabotaggio che scontenta un po' tutti ma non troppo da strappare la corda. E a rimetterci sono i nostri polmoni.

Parcheggi scambiatori, trasporto pubblico gratuito, incentivo all’uso delle due ruote, centro a traffico limitato e pedonalizzazione diffusa.

Piano per una rete di parcheggi scambiatori nella prima cintura della città, obiettivo trasporto pubblico gratuito, mezzi elettrici e a metano, incentivo spinto all’uso delle due ruote, centro interamente a traffico limitato e pedonalizzazione diffusa.

Altro che apertura anticipata della ZTL.

Io la penso in modo diametralmente opposto all’amministrazione e a Lega e Forza Italia, che si compiacciono della novità, mi sento di opporre un fermo biasimo politico per una scelta contraria alla salute dei piacentini.

Chiederò a questo punto di convocare un’apposita commissione (magari speciale, senza gettone di presenza) per valutare la fattibilità della mia proposta.

Cominciamo a parlarne e facciamo che ne parli la città.

casta e dintorni, dispacci resistenti, società
Soffocare d’aria nuova

La pianura padana soffoca sotto livelli di polveri sottili da strabuzzare gli occhi, sforare i limiti è ormai prassi quotidiana e le mascherine bianche che ci facevano sorridere sulle bocche dei turisti cinesi incontrati nelle città d’arte o visti nei servizi televisivi da Pechino sono ormai familiari anche nelle nostre strade. Roba da lasciare i polmoni a casa prima di uscire al mattino.

Bene. Davanti a questo quadro funesto, succede che a Piacenza l’amministrazione Barbieri continua imperterrita la sua opera di demolizione di tutto ciò che ricorda chi li ha preceduti e, coerente con le promesse elettorali, prima revoca l’ordinanza che incentiva la circolazione delle biciclette e poi, con un tempismo davvero raro, annuncia l’idea di ridurre l’orario della ZTL.

Apriti cielo! I cittadini cominciano a lamentare l’insensatezza dell’idea, a mostrare le prime crepe della luna di miele che all’inizio accompagna i nuovi timonieri.

Meno male, si pensa in giro: vedrai che tornano sui loro passi. D’altronde la prima pagina di Libertà, con il nove colonne sull’isola pedonale accorciata e di fianco i piccoli studenti bardati come dei sommozzatori per andare a scuola pare un sufficiente ammonimento.

E invece no. Tra il taglio di un pioppo secolare e qualche decina di multe ai ciclisti del centro storico, arriva a stretto giro il tentativo di aggiustare il tiro tenendo insieme ZTL frustrate e pedonalizzazioni spinte.

Io speriamo che me la cavo” é il titolo perfetto per uno scivolone amministrativo su cui insistere pare quanto meno avventato.

La classica toppa peggiore del buco, che dimostra un momento di confusione, figlio di “vorrei ma non posso” che sono solo destinati ad aumentare col passare del tempo e di qualche “l’ho promesso e adesso?” di troppo.

Sul tema ambientale, nessuna forza politica è in condizione di dare lezioni. Resta però il fatto che oggi sembrano farsi largo mere dichiarazioni d’intenti e scelte di scarso senso, che non solo non provano a migliorare l’eredità della passata amministrazione (che comunque qualcosa di dignitoso sul piatto può orgogliosamente mettere), ma vanno dritte nella direzione del peggioramento consapevole ed evitabile.

Altro che contentini ai sostenitori elettorali. Qui servono azioni drastiche e coraggiose, ma di segno clamorosamente opposto! Mettiamo subito mano a un piano della salute rivoluzionario.

Facciamoci insieme carico di scontentare qualcuno per il bene di tutti, specie i più piccoli, le generazioni a cui già lasciamo tanto schifo e che meritano più impegno da parte nostra.

Si attivi un organismo permanente di controllo con tutti i soggetti interessati perché la questione ambientale diventi davvero patrimonio condiviso, per arrivare a prendere decisioni capitali e mettere in atto un’inversione di rotta che non può più essere rimandata.

Sappiamo di avere pure noi terreno da recuperare. Per questo ci mettiamo a disposizione, con sincero spirito propositivo. Abbiamo maturato competenze e nutriamo rinnovato interesse per essere al servizio di chi vorrà e saprà ascoltare tutti i contributi, senza pregiudizio.

Finora in Consiglio comunale ci hanno snobbato, con l’arroganza di chi dopo tanti anni vuole far vedere a tutti chi comanda. Pazienza. Per temi come questi non saremo certo permalosi. Guardiamo oltre, nell’interesse diffuso dei piacentini e tendiamo ancora una volta la mano.

Dire qualche loccata capita a tutti gli amministratori. Si abbia ora la giusta dose di umiltà per ammetterlo e si raddrizzi il tiro in modo collegiale, partendo da quel che pensano i cittadini e le associazioni che di ambiente si occupano da sempre.