diritti, nuovi cittadini, partecipazione, società
CRONACA: evviva i buonisti che si sono presi cura di Marian!
La politica è fatta dalle persone e nessuno ha primogeniture ed esclusive. Solo insieme si cresce. Se c’è onestà intellettuale e vero amore per la causa del bene comune, le diverse appartenenze sono contenitori che indicano vie possibili, non compartimenti stagni che creano realtà parallele.- Stefano Cugini

homelessMarian è giovane, nemmeno quarantenne. Comunitario, ma lontano da casa, dove non vuol ritornare, per non sentirsi solo e abbandonato.

Marian conosce da troppo tempo la strada, la sporcizia, la malattia.

Arriva una mattina di primavera all’ambulatorio Arcangelo Dimaggio, in via Pozzo: è davvero mal ridotto. Da qui in poi è una storia di presa in carico, di accoglienza, di un incontro tra chi riconosce in te un essere umano e prova, sinceramente, ad aiutarti.

Succede così che curando il fisico, si comincia a curare anche tutto il resto, finché l’alcol smette di essere l’unico amico, il marciapiede smette di essere il ricovero abituale e sognare una vita normale, una casa e un lavoro torna a essere qualcosa meno di pura utopia. Da settembre Marian ha cominciato anche un corso di alfabetizzazione per stranieri.

Ordunque, cari buonisti che avete accolto Marian – perché dovete per forza essere tra quei buonisti che non pensano che tutti ‘sti stranieri finiranno per colonizzarci – vi è andata bene, questa volta, almeno pare.

Chissà, avrebbe potuto essere un terrorista che si fingeva accattone, o un vero accattone con ambizioni da terrorista, avrebbe potuto essere violento o psicopatico. Va là, alla fine era solo un uomo con tanto bisogno di incontrare tra i suoi simili qualcuno che gli tendesse una mano.

Strana gente, voi buonisti!

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nuovi cittadini, partecipazione
PORTA GALERA: sei mesi di ambulatorio in via Pozzo
Non importa quello che stai guardando, ma quello che riesci a vedere.- Henry David Thoreau

ambulatorioIl primo aprile 2016, in una calda mattinata, abbiamo inaugurato l’ambulatorio di prossimità intitolato al mai dimenticato Arcangelo Dimaggio.

Uno spazio famoso ancora prima di aprire, sorto dove prima c’era un locale che si distingueva per i problemi di ordine pubblico causati nel quartiere e per le peggiori frequentazioni.

Un servizio dedicato in particolare ai c.d. “ultimi”, che in molti avevano accolto con polemiche, scetticismo, se non vera e propria ostilità.

Come sempre, le cose bisogna conoscerle. Oggi i locali, utilizzati dall’associazione ADM con i suoi 75 volontari (7 medici, 15 infermieri, 21 cittadini attivi), oltre che dalla guardia medica dell’azienda USL, sono aperti al pubblico 4 giorni a settimana e stanno rapidamente diventando un punto riconosciuto e apprezzato dagli abitanti della zona.

La grande soddisfazione dei responsabili dell’Arcangelo Dimaggio è meritata: circa 180 interventi, tra prestazioni mediche, infermieristiche, prelievi e servizi di orientamento socio-sanitario.

Presto un altro corso di formazione per volontari e già in cantiere nuove iniziative per aumentare le ore di servizio. Ennesima conferma del fatto che quando un bisogno è letto correttamente e affrontato con passione e organizzazione, i risultati non si fanno attendere.

Olè!

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nuovi cittadini, partecipazione, risultati
FATTO! Nasce l’ambulatorio sociale in via Pozzo dedicato ad Arcangelo Dimaggio
È inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.- Italo Calvino

ambulatorio via pozzoLo avevo promesso. Da luogo di degrado a presidio positivo. Dal market dei latinos all’ambulatorio con la guardia medica. (guarda il video).

Quella dell’ambulatorio sociale è il punto 3 deldecalogodi progetti presentato a Gennaio 2015 al neo presidente di Fondazione  Massimo Toscani.

Un vero e proprio “patto territoriale”, dal titolo: Proposta per il coinvolgimento della Fondazione di Piacenza e Vigevano nella programmazione del sistema locale di welfare.

Porta Galera cresce e anche in via Pozzo arrivano i presidi positivi che riqualificano il quartiere.

Dopo la firma del protocollo a settembre, da oggi apre al pubblico lo spazio dedicato a ‪#‎ArcangeloDimaggio‬.

 

Gestito da personale sanitario volontario appositamente formato, ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone con fragilità sociale e sanitaria.

Libertà_inaugurazione ambulatorio via pozzo

Il servizio è aperto ogni martedì dalle ore 9 alle 12 e ogni venerdì dalle 16 alle 19 e garantisce prestazioni essenziali e indispensabili ai cittadini non iscritti al SSN, temporaneamente soggiornanti nell’ambito territoriale dell’Azienda USL di Piacenza.

L’ambulatorio informa e orienta rispetto alle strutture e ai servizi presenti sul territorio che possano accogliere i loro bisogni. In particolare, i volontari provvederanno a indirizzare i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici e/o interventi di cura complessi all’Ambulatorio infettivologico per la salute del migrante dell’Azienda Usl di Piacenza.

L’ambulatorio fornisce anche, a tutti i cittadini, prestazioni complementari a quelle garantite dall’Ausl e prescritte dai medici di famiglia: terapia iniettiva, misurazione pressione arteriosa, medicazioni, istruzioni sulla somministrazione di farmaci

Il punto prelievi sarà aperto ogni giovedì, a partire dal 7 aprile, dalle ore 8.30 alle 10.30. Il servizio sarà gestito dai volontari dell’associazione in convenzione con l’Azienda Usl e accessibile con prenotazione Cup. In loco sarà possibile anche ritirare i referti. 

Da oggi parte anche il servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia medica): per attivarlo è necessario chiamare il numero 0523/343000, mentre l’accesso diretto è possibile dalle ore 20 alle 23 nei giorni feriali e dalle 8.00 alle 23.00 nei giorni prefestivi e festivi.

Considerato che a Gennaio 2014 la situazione era quella dei video che seguono, direi che abbiamo fatto un bel cambiamento, vero? 🙂

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