Tutto va ben, madama la marchesa!

Ce lo chiede la gente

"Voce fuori dal coro, per fortuna non unica, continuo a pensare che, presentandosi le condizioni, non ci si possa esimere dal voler essere chiari e trasparenti con i piacentini sulla differenza tra comportamenti più o meno opportuni e, invece, palesemente contrari alle regole”

| Ponzio Pilato non è un esempio

Per quanto sgradevole, non è il caso di accontentarsi della superficie quando i messaggi sull'opportunità di approfondire sono tanti e circostanziati. C'è in ballo una responsabilità politica chiara.

Sentire il peso della responsabilità, che rappresentare i cittadini porta con sé, fa si che non ci si accontenti di chi prova a far diventare una bugia verità, ripetendola mille volte.

Non ero presente alla conferenza degli enti di Acer e mi baso sui resoconti della stampa e su informazioni di rimando di alcuni amministratori che hanno partecipato.

Noto, al pari di chiunque abbia letto il giornale e gli on-line, che si è messa in risalto la riduzione della morosità, dato in sé degno di plauso, non fosse che, alla consueta ostentazione di efficienza della parte politica, pare non corrispondere altrettanta “polpa” nella realtà dei fatti.

Dalla relazione del presidente, se ci si sofferma al contratto sottoscritto con una società di information providers per radiare dalle morosità 261.000€ di cosiddetti crediti inesigibili (somme che per varie ragioni l’ente ritiene non riuscirà più a incassare), si coglie al volo che la tanto sbandierata riduzione della stessa – lungi dal dipendere dai meriti della nuova amministrazione di via XXIV Maggio – si riduce a un mero artificio contabile: legittimo, persino opportuno, ma frutto di numeri spostati da una colonna all’altra all’interno di un bilancio.

Anzi, non fosse per quella somma che ha cambiato casella, il confronto tra l’importo da recuperare a dicembre 2017 e quello riferito dai revisori a novembre 2018, considerato l’ultimo mese dell’anno ancora da conteggiare, confermerebbe al contrario un tendenziale aumento, quindi una situazione peggiore di prima.

Stando così le cose, sotto questo aspetto, cucù alle vere strategie politiche di contenimento dei costi e lunga vita alla provvidenziale inventiva dei consulenti. Quanto costi poi ad Acer questa collaborazione lo indagheremo presto.

Ma non finisce qui: a fronte di una gestione dei soldi dei piacentini non particolarmente morigerata e di una generale azione improntata a palesi violazioni di delibere e regolamenti, più volte denunciate da chi scrive, nulla si è opposto se non l’ennesimo

«tutto va ben, madama la marchesa»

condito da qualche buffetto dell’assemblea, che immagino non abbia turbato più di tanto i sonni di qualcuno.

Per intenderci, il tema delle spese di trasferta contrarie al regolamento, peraltro di nuovo sollevato dalla consigliera Meneghelli, inascoltata come spesso accade, per me resta attuale più che mai.

Il parere dei revisori indica, come da prassi, una corretta redazione del bilancio, senza entrare nel merito delle eventuali violazioni di cui sopra.

Voluta o meno, questa scelta è stata colta al balzo dalla politica, che pilatescamente ha scelto di non approfondire oltre, contentandosi del nulla osta tecnico e assumendosi la responsabilità di un voto favorevole nonostante tutto.

Voce fuori dal coro, per fortuna non unica (i colleghi di gruppo sottoscrivono ognuna di queste righe), continuo a pensare che, presentandosi le condizioni, non ci si possa esimere dal voler essere chiari e trasparenti con i piacentini sulla differenza tra comportamenti più o meno opportuni e, invece, palesemente contrari alle regole.

Per questo motivo non mi accontento delle ricostruzioni che ho sentito e letto e ribadisco che, per quel che mi riguarda, la parola “fine” è ancora da scrivere.

Non esistono “continue e strumentali polemiche”, come ha dichiarato con fastidio il presidente Losi nella sua premessa: c’è solo la serietà di chi è chiamato dal ruolo, che i cittadini gli hanno assegnato con il loro voto, a capire e togliersi dubbi su questioni molto importanti.

Sarò il primo a ringraziare pubblicamente chi – Losi compreso – dati alla mano mi dimostrerà che tutte le mie preoccupazioni erano infondate.

Fino ad allora, resto in attesa che i vari nodi vengano al pettine, sperando che altri soggetti deputati siano meno disposti a prendere alla leggera questioni di pubblico interesse.

“Male non fare, paura non avere”

Principio sacrosanto a cui ognuno ha il dovere di ispirarsi.