partecipazione, welfare e sanità
DISABILI: dopo di noi finalmente legge. Ora serve lo scatto culturale
La politica deve essere operaia, fatta di esempio e sacrificio. Senza il primo non c’è credibilità. Senza il secondo manca la spinta al miglioramento.- Stefano Cugini

dopo-di-noiFavorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità.

Dopo aver illustrato le linee generali della legge agli amici di Afagis, qualche settimana fa, l’altra sera, grazie alla Fondazione Pia Pozzoli, ho potuto parlarne con la relatrice, on. Elena Carnevali, in una serata partecipata e davvero interessante.

Piacenza ha già fatto un bel pezzo di strada, anche se – come al solito – in pochi lo sanno. I progetti dei week end di sollievo, quelli sperimentali sull’autismo, il “civico11” dove ragazzi speciali provano una vita autonoma in un appartamento su misura per loro, dando addirittura vita a una redazione radio web.

Sono solo alcuni esempi di un territorio, il nostro, con sensibilità particolare.

Peccato che in consiglio, banco lega nord, ci sia ancora chi chiede la costruzione di più strutture, dove invece l’indirizzo della legge, in linea coi desiderata delle famiglie, spinge per una maggiore valorizzazione della domiciliarità e del co-housing.

Si vede che qualcuno è un po’ distratto

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partecipazione, risultati
FATTO! Week end di sollievo. Una vera rete per potenziare i percorsi di autonomia e l’alleggerimento del carico di cura delle famiglie
Noi dobbiamo essere quelli che girano tra la gente, tendono le mani, lanciano messaggi, mostrano volti, propongono esempi. Partigiani dell’azione civile in un mondo con poca memoria, che prova ostinato a ripetere errori passati. ‪”Mai piú‬” o si costruisce giorno per giorno, o resta uno slogan che sa di muffa e ipocrisia.- Stefano Cugini

infografiche full_Pagina_41Ecco il protocollo per i week di sollievo, rivolto alle persone con vario grado di disabilità e alle loro famiglie, per dare continuità e potenziare gli interventi differenziati di sollievo, specie nei fine settimana.

Parliamo del  punto 8 del “decalogo” di progetti presentato a Gennaio 2015 all’allora neo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani, il “patto territoriale”, dal titolo: Proposta per il coinvolgimento della Fondazione di Piacenza e Vigevano nella programmazione del sistema locale di welfare.

Il progetto ha come principali obiettivi quello di dare la possibilità alle persone con disabilità di sperimentare percorsi di autonomia attraverso la graduale separazione dalla famiglia, per la costruzione di un’identità adulta in un contesto protetto e accogliente e con la presenza di personale qualificato, oltre ad offrire alle famiglie un alleggerimento del carico di cura e l’opportunità all’intero nucleo di sperimentare momenti di distacco tesi ad accompagnare famiglie e individuo al “dopo di noi”.

Sono previsti almeno 12 week end all’anno, che potranno essere strutturati in week end rivolti a persone con disabilità di grado severo e completo: il “week end di sollievo” avrà inizio nel pomeriggio del venerdì per terminare alla sera della domenica. Per ogni week end è previsto che siano ospitate sino ad un massimo di 10 persone; week end finalizzati all’acquisizione di autonomie e rivolti a persone con disabilità di grado lieve e moderato, suddivisi in piccoli gruppi a seconda delle caratteristiche, dalle 10 del sabato alle 21 / 22 della domenica; week end di sollievo rivolti a giovani adulti affetti da disturbi dello spettro autistico caratterizzati anche da problemi di tipo comportamentale.

Questa tipologia di intervento richiede un approccio graduale; gli orari dipenderanno dalle caratteristiche e dalle risposte individuali, il pernottamento quindi potrà rappresentare un punto di arrivo che sarà preparato attraverso un percorso di avvicinamento costituito da giornate di permanenza nel contesto in cui si svolge il servizio.

Nello specifico del protocollo, il Comune di Piacenza e l’Ausl operano d’intesa per mantenere i livelli di assistenza offerti dai servizi pubblici rivolti alle persone con disabilità nella costante ricerca del miglioramento degli stessi e della promozione di risposte il più possibile adeguate all’evoluzione dei bisogni; in questo quadro Comune e Ausl sono attivi per ampliare le possibilità di realizzare interventi di sollievo residenziale anche al di là della disponibilità delle risorse pubbliche promuovendo l’azione sinergica degli attori sociali del territorio.

La Fondazione di Piacenza e Vigevano, in linea con la propria volontà di sostenere il settore del “welfare” locale, garantisce un contributo economico che, affiancandosi alle risorse del Fondo regionale della non autosufficienza e alle risorse comunali consente un significativo e importante ampliamento dell’offerta di servizi.

L’associazione temporanea d’impresa tra le cooperative sociali Aurora Domus, Assofa e Il Germoglio 2 garantisce la gestione dell’intervento assicurando tutte le attività educative, assistenziali e ricreative richieste affinché i week end e le diverse esperienze di sollievo siano un momento piacevole, di benessere, di socialità, di rafforzamento delle autonomie per le persone con disabilità e un’occasione per le famiglie di sentirsi sollevati per qualche giorno dalle attività di cura e vivere serenamente questo breve distacco.

La Fondazione Pia Pozzoli “Dopo di noi” collabora e sostiene il progetto garantendo la co-progettazione di attività informative e formative per il sostegno delle famiglie nel “durante noi” e nel “dopo di noi in un ruolo attivo e di fattiva collaborazione, con disponibilità ad incontri calendarizzati e ad iniziative di studio, di verifica e di progettazione.

L’associazione William Bottigelli, condividendo la rilevanza dell’iniziativa, le sue finalità e motivazioni valuterà, sulla base della decisione del direttivo, come e attraverso quali azioni sostenere il progetto.

Il progetto “week end di sollievo” si affianca dunque alle ulteriori opportunità di residenzialità temporanea realizzate dal Comune di Piacenza e dall’Azienda Usl di Piacenza in collaborazione con l’associazione Aias, i centri socio-riabilitativi residenziali gestiti dalla cooperativa Unicoop e l’associazione Assofa, ampliando quindi in modo significativo sia la rete dei soggetti coinvolti sia le opportunità messe a disposizione delle famiglie.

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