ESPERIMENTO SOCIALE. Lo sai che basta uno smartphone per creare un caso?
Non é tempo per gli infallibili e per quelli che “la colpa é sempre di qualcun altro”. I miei supereroi sono gli onesti operai con le borse sotto agli occhi per la fatica quotidiana e il sorriso pronto di chi ha sogni da inseguire e condividere.- Stefano Cugini

degrado0FOTOGALLERY DEL DEGRADO.

È un’esperimento. Questa galleria non ha nemmeno una foto di Piacenza. Sono immagini di Parma, Lodi, Cremona e Pavia. In alcune (tipo quella della stazione) si vede che non è la nostra città.

Un solerte cittadino mi scrive non di rado – credo confondendo le mie deleghe con quelle del collega Cisini – mandandomi foto in primo piano di degrado urbano e commentandole con gli immancabili inviti a vergognarmi, a pensare di tener pulita la città invece di mantenere questo o quello, ecc…

Allora ho deciso di fare una prova e ho messo questo post sul mio profilo Facebook… Come volevasi dimostrare.

Ora, in un’epoca in cui chiunque può fotografare, zoommare, photoshoppare, linkare, taggare, condividere, le segnalazioni che ti permettono di porre rimedio sono manna dal cielo, perché, anche volendo, non si riesce ad arrivare dappertutto.

Quando invece sono immagini senza riferimento e senza contesto, lasciano il tempo che trovano. Tutti possiamo fotografare qualsiasi cosa e creare il “caso”.

Siamo ormai così abituati a non chiederci più se quello che passa sui social è vero o falso che facciamo prima a scandalizzarci che ad approfondire.

E questo, nell’interesse di un dibattito serio, non è un bene. Vale per il degrado, come per altri temi più attinenti alle mie deleghe di servizio sociale.

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