ASILI NIDO. Per la tutela dei bambini, meglio il Grande Fratello o un lavoro di comunità?
Dopo i terribili fatti di Milano, puntuale arriva la domanda se sia necessario installare telecamere in tutti i nidi della città.
Per come la penso io, mi inquieta l’idea del “Grande Fratello” perché penso che di fondo sia de-responsabilizzante.
Le persone non devono comportarsi bene perché si sentono costantemente osservate da un occhio elettronico ma perché sanno che è giusto farlo. È la differenza tra fare le cose per comportamento, temendo una sanzione, o perché ci si crede davvero. Vale in generale, figuriamoci nell’educazione dei più piccoli.
Nei nostri nidi c’è un impianto consolidato di supervisione quotidiana di ciò che succede. In termini di qualità del servizio erogato, di comportamenti del personale, di clima generale tra i bambini, le famiglie…
Il coordinamento pedagogico è uno strumento nato apposta per condividere esperienze e buone prassi. Non trascuriamo mai nessun campanello d’allarme. Nel caso poi di segnalazioni più specifiche, siamo i primi a collaborare con le forze dell’ordine per effettuare tutti i controlli che si ritengono adatti alle specifiche situazioni, con tutte le tecnologie del caso.
Mai abbassare la guardia ma mi sento di dire che a Piacenza siamo molto più tranquilli che altrove.
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