Prima i piacentini. Dopo.

Poche medaglie, molte patacche

"La coerenza è virtù importante, che alla lunga paga. Soprattutto, chi ti segue la percepisce. Inutile ostentare certezze che le tue parole smentiscono puntualmente. L'unico a cascarci, forse, sei tu.”

| Così, tanto per dire.

Ormai da tempo assistiamo allo strano caso di chi governa facendo l'opposto di quanto promesso sotto elezioni. Chissà se e quando i piacentini se ne renderanno conto...

Ennesimo contrordine della giunta del “vorrei ma non posso“.

Fedele al tempo futuro ipotetico improbabile, ormai assunto quale segno distintivo di un’inazione cronica, che goffi slanci decisionisti (a parole) riescono sempre meno a mascherare, ecco che gli sbandierati concorsi per assumere nuovo personale in Comune diventano niente più che un ricorso ad altrui graduatorie.

Risultato? Si mettano il cuore in pace i piacentini: per ora i posti che potevano essere loro li prenderà qualche fiero leghista della val Brembana, che vedrà in seguito come pianificare il trasferimento da Piacenza in quel di Bergamo.

Se penso alle polemiche sul nostro concorso per educatrici, difeso con la dichiarata volontà di dare speranze di lavoro a chi si diploma nei nostri licei o si laurea alla nostra università.

Per il consenso, evidentemente, paga più dirlo, “prima i piacentini“, che metterlo in pratica per davvero.

Avanti il prossimo.