altri tempi
Pertite: non c’è 2 senza 3

Chi la dura la vince (?)

"Vai a capire il perché ti bocciano due volte proposte portate in Consiglio proprio per trasformare a parco la Pertite e poi rilanciano di volerla fare” .

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il "nuovo" anno della svolta annunciata dal Sindaco

| Parole, parole, parole...

A sentir loro, Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza, si vogliono bene come una famiglia e garantiranno a Piacenza un futuro brillante. A vederli, si prendono a calci nelle caviglie da mattina a sera e in quanto a idee concrete poco o nulla. Si prospetta un 2019 per nulla banale.

Tradizionale conferenza di fine anno per l’amministrazione, con la prima (immagino quanto sofferta) ammissione del Sindaco che rivela come

“non si sono visti tanti risultati tangibili”

Fatta questa premessa, che tradisce la preoccupazione per il tempo che passa e per un bilancio bloccato in entrata dal blocco irpef non previsto e subito obtorto collo, via poi alle dichiarazioni più scontate, con il 2019 destinato a diventare (ma non si era detto del 2018?) anno della svolta.

Non manca la stoccata gratuita alla minoranza quando arriva la domanda sulla litigiosità della squadra di governo, con la scelta di seguire la linea/bufala dei contrasti e del nervosismo nel campo della sinistra.

Se uno è contento di raccontarsi bugie è libero di farlo: rilevo solo come, con un rimpasto già in saccoccia, un consigliere di Forza Italia – perlatro il più attivo – già scappato nel gruppo misto, accuse reciproche di “fancazzismo” dentro la maggioranza e minacce di querele tra partiti di governo agli atti della cronaca, il resto del mondo sia altrettanto libero di mettersi a ridere di fronte a simili baggianate.

Nella fiera di buoni propositi, la giunta del “faremo” è poi tornata a parlare di Pertite e della volontà di farne finalmente un parco.

Dato che a fine febbraio il bilancio triennale deve essere pronto e la destinazione delle risorse stanziata, ho colto con gioia questa nuova apertura – pur non comprendendo, a questo punto, perché allora ci siano già state bocciate due proposte.

Eccoci dunque pronti a rilanciare. Dicono che alle parole preferiscono i fatti? Bene, noi abbiamo presentato proprio oggi, per la terza volta, un atto che impegna Sindaco e giunta a dimostrare nei fatti la volontà di farlo, questo benedetto parco.

Sarà quella buona?

 

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altri tempi, open consiglio
Pertite, perbacco!

Un voto per il parco

"La politica è fatta dalle persone e nessuno ha primogeniture ed esclusive. Solo insieme si cresce. Se c'è onestà intellettuale e vero amore per la causa del bene comune, le diverse appartenenze sono contenitori che indicano vie possibili, non compartimenti stagni che creano realtà parallele”

| Volontà reale o propaganda?

Già una volta il Consiglio ha bocciato la nostra proposta di destinare a parco la Pertite, indicando tempi e valutando costi. Strano per chi si dichiara a favore del verde urbano nell'ex proiettificio. Vediamo chi persevera...

Nel corso del pasticciato dibattito sul nuovo ospedale di Piacenza, buona parte della maggioranza politica ha strizzato l’occhio all’ambientalismo più intransigente, quello di chi, solo a sentirti considerare la Pertite tra le ipotesi, ti vorrebbe inginocchiato sui ceci in Piazza Cavalli.

Al netto del tentativo di farci passare per cementificatori, falso e smentito dai fatti, per contrasto mi sarei aspettato una convinta, per quanto un po’ ipocrita, approvazione dell’ordine del giorno in cui proponevamo alcuni punti senza possibilità di equivoco, tra cui:

  • acquistare (gratis) la Pertite, attraverso il federalismo demaniale e prevederne la riconversione, stabilendo quale porzione destinare a parco verde fruibile e quale a bosco urbano;
  • definire un dettagliato piano di fattibilità, comprensivo dell’individuazione di un’alternativa per la pista prova carri;
  • compilare un piano economico – finanziario con i costi di trasformazione in area verde e di messa in sicurezza della parte di bosco urbano, i costi di mantenimento annui, i tempi di fine lavori presunta;

Invece, tra l’apparente disinteresse di Legambiente, il documento è stato bocciato. Strano modo di volere il parco.

Bon: a breve arriverà in aula il dibattito sul documento unico di programmazione (DUP) che, tanto per ricordarlo, indica tra gli obiettivi strategici “la rigenerazione urbana, anche attraverso il recupero di funzioni nelle aree dismesse o il riutilizzo delle aree militari e dei beni demaniali”;

Orbene, visto che pure un paracarro sa che più verde migliora la qualità della vita e dato che il Consiglio comunale ha deciso che alla Pertite l’ospedale non s’ha da fare, potrebbe essere l’occasione giusta perché la politica, una volta tanto, dimostrasse linearità tra le parole e i fatti.

Noi ci riproviamo e, cocciuti come non mai, domandiamo di nuovo un impegno formale affinché la Pertite diventi parco.

Perché, alla fine, sia chiaro a tutti chi ci crede davvero e chi fa cinema per qualche voto in più.

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Aggiornamento 1/10

open consiglio, politica
Vox populi

Idee chiare e confronto

"La partecipazione infornata, che non può essere la scusa di una politica pavida per abdicare dai suoi doveri, è oggi il miglior modo per diffondere consapevolezza sulle questioni più importanti, che condizioneranno la vita dei piacentini nei prossimi decenni.”

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Area dell'ex proiettificio Pertite in metri quadri

| Parola ai piacentini

Una consultazione che dia ai piacentini la possibilità di esprimersi sulla collocazione del nuovo ospedale è un gesto di grande trasparenza, con cui la politica dà la garanzia al cittadino che non c’è trucco e non c’è inganno.

Tagliamo corto: sono contrario a cementificare il Parco della Pertite, a favore del verde e dell’ambiente. Non ho posizioni di altri da difendere o interessi di parte da portare avanti. Trovo sbagliatissimo non tenere in considerazione le migliaia di persone che anni fa si sono espresse per la realizzazione del parco nell’area, verso le cui opinioni nutro il massimo rispetto. Bon.

Chiedo però altrettanto rispetto quando esprimo le mie idee, senza essere additato per quello che non sono. Se in ballo ci sono partite così importanti, le tifoserie vanno messe da parte e devono prevalere buon senso e consapevolezza. Si acquisiscono strumenti per formarsi un’opinione non ingenua e poi si decide in libertà. Così dovrebbe sempre funzionare.

Proporre un nuovo REFERENDUM per dare ai piacentini la possibilità di avere l’ultima parola su dove sarà collocato l’opera pubblica più importante per eccellenza – l’ospedale – mi sembra un gesto di grande trasparenza, con cui la politica dà la garanzia che non c’è trucco e non c’è inganno.

A nulla vale la chiusura di chi dice che “spetta ai tecnici decidere”: di Ponzio Pilato ne abbiamo fin troppi. Gli esperti devono dire se i parametri richiesti dalla sanità ci sono o no. Gli urbanisti ci informeranno sulle caratteristiche della viabilità nelle varie zone. Nient’altro. Sta al popolo scegliere, perché poi per quarant’anni usufruirà del servizio.

La politica responsabile ha il compito di facilitare questa scelta rendendo disponibili tutte le informazioni utili.

Secondo me neppure richiamare il precedente passaggio referendario sta molto in piedi. Oggetto di questo nuovo referendum non sarebbe il parco della Pertite, che tutti vogliamo, ma la scelta dell’ubicazione del nuovo ospedale tra varie opzioni possibili e già tecnicamente idonee, che è altra cosa. Se lo vorranno, gli stessi 30.000 di sette/otto anni fa potranno confermare le loro intenzioni e convincere altri a farlo.

Il percorso in atto è buono. Si è composto un primo tavolo tecnico, con tutte le rappresentanze delle forze elette in Consiglio e la direzione dell’Ausl. Poi é già previsto che il confronto si allarghi ad altri soggetti, associazioni, comitati, prima di entrare nella fase della partecipazione più diffusa e approdare infine in Consiglio comunale per la scelta ultima.

Il primo risultato raggiunto é la conferma (finalmente) di quanto già detto dalla precedente amministrazione: l’ospedale nuovo serve. Lo chiedono i clinici e gli addetti ai lavori e lo hanno ribadito firmando unanimi la dettagliata documentazione del progetto che il Direttore Generale e il Direttore Sanitario ci hanno illustrato nella seduta iniziale. Fine delle speculazioni e delle dietrologie.

Il secondo elemento certo é che il recupero funzionale dell’ex Polichirurgico ha già alcune ipotesi concrete, avanzate dalla stessa Ausl.

Altro elemento oggettivo, dal punto di vista sanitario, riguardo i criteri da soddisfare per l’area che ospiterà la nuova struttura, é che tutte le proposte per ora all’attenzione (Lusignani, Partite, Opera Pia e La Verza) sono funzionali, con una preferenza per le tre aree più grandi.

Ecco, il pensiero che sta maturando nel PD è che, trasmesse queste e ogni altra informazione disponibile, tocchi ai cittadini esprimersi e ai consiglieri ratificarne la volontà.

Non mi pare un’ipotesi tanto peregrina.

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