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MSNA: finalmente si batte un colpo!
Essere onesto può non farti avere tanti amici, ma ti farà avere quelli giusti.- John Lennon

RERGiornata passata in Regione per questioni davvero importanti, tra cui – manco a dirlo – quella dei profughi, in generale, e dei minori stranieri non accompagnati, in particolare. Prima in Cabina di Regia con la vicepresidente Elisabetta Gualmini e poi in Anci, si è finalmente condivisa una presa di posizione comune, concretizzata in una lettera a più firme da indirizzare al Viminale, ai prefetti dell’Emilia Romagna e al Tribunale dei minori.

Sul tema #msna, oltre ai nuovi arrivi dell’Albania, che dimostrano la strafottenza di uno Stato nei nostri confronti, qualcosa sembra muoversi sul piano della consapevolezza e – soprattutto – del coraggio istituzionale. Nonostante il mancato sostegno della Regione al mio “blitz” al consolato albanese di Milano, il dialogo fitto tra territori é proseguito senza sosta.

Voglio pensare che questo appello, dal grande significato politico, sia figlio anche di quel gesto eclatante. Noi non ci fermiamo di sicuro…

Il succo della questione? Nè più né meno di quello che vado dicendo da tempo: non ce la facciamo più. La bomba a orologeria su msna è pronta ad esplodere, tanto più che a quelli che si rivolgono direttamente alle prefetture e ai servizi sociali, presto si aggiungeranno quelli ripartiti dai vari centri di accoglienza, ormai ingolfati.

E’ ora che la politica faccia davvero la sua parte, senza tentennamenti e altre valutazioni che non siano quelle di togliere gli enti locali da questa china pericolosissima per i bilanci e la tenuta sociale.

Da questo punto di vista è essenziale la collaborazione tra istituzioni, questure in primis, che devono intensificare – come bene ha fatto quella di Forlì – le attività investigative. Limitarsi a comunicare ai servizi sociali l’arrivo e la consegna dei ragazzi non è mai stata e ora non può più essere la corretta interpretazione dei propri doveri e del rispetto verso gli altri interlocutori del territorio.

Non dobbiamo rendere meno attrattivo il nostro #welfare, ma aggiornare la legge e perseguire chi prova ad aggirarla.

Adesso i riflettori della stampa regionale e nazionale sono accesi. Il mio obiettivo era questo. Facciamo tutti in modo che non si spengano fino a che non si sarà trovata la soluzione al problema.

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MSNA: sui minori abbandonati la mia è disobbedienza civile con l’Albania

IMG_2655Dopo la prima puntata al Consolato albanese, il 29 agosto, come promesso mi sono ripresentato in via Pirelli a Milano, questa volta con 6 ragazzi. Dall’ultimo passaggio, altri cinque minori si sono presentati ai servizi sociali di Piacenza, a dimostrazione che l’allarme lanciato dal 2014 a oggi è terribilmente serio.

Qui si tratta di difendere con le unghie e con i denti il diritto ad accogliere con dignità, efficacia ed efficienza chi ha davvero bisogno.

C’é in gioco l’utilizzo corretto di risorse pubbliche, soldi da impegnare al meglio. É una battaglia etica, perché chi china la testa di fronte a cose ingiuste – in questo caso una legge – si rende colpevole.

Lo faccio anche per me, che so fare politica solo a schiena dritta. Desistere di fronte al muro di gomma in cui mi sono imbattuto sarebbe uno stress insopportabile.

Poi si può vincere o perdere. Quello é secondario. Conta invece il modo in cui giochi la partita.

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Bene, per correttezza istituzionale ho anticipato la mia visita con una lettera ufficiale, a cui non è seguita risposta alcuna. D’altronde nemmeno in precedenza i diplomatici di Tirana si sono degnati di un riscontro, il che dimostra quanto interesse ripongono sul tema.

In compenso, sono stati assolutamente disponibili a lasciarmi in corridoio sette ore, prima di chiamare volanti della Polizia e Digos per riconsegnarmi passaporti e ragazzi, loro connazionali abbandonati dai genitori e dal loro Stato.

Ho bisogno di aiuto, di sentire vicino tanta gente che la pensa così. La stampa mi sta aiutando molto, sia quella locale – Libertà mi ha seguito e ha dato grande visibilità a questa giusta battaglia – sia quella nazionale, con Repubblica pronta a inserire la perseveranza di Piacenza tra le sue pagine principali.

Pure Radio Rai, con la trasmissione “restate scomodi“, ha voluto mettere l’accento sul caso (la mia intervista va dal minuto 00:19:19 al minuto 00:28:34).

E anche online, zerocinque23.com, non ha mancato di dimostrarsi sul pezzo.

Il primo risultato, altra prova di un traffico poco chiaro, è che a stretto giro qualche parente è saltato fuori. Piccola ma importantissima soddisfazione, non fosse che per due ragazzi collocati, un altro – sempre albanese – ci è stato consegnato dalla Questura per l’immediata presa in carico.

msna_riconsegnati ai parenti due minori albanesi

Purtroppo, già dalla patinata riunione in Prefettura a Bologna, successiva al blitz milanese, è emerso chiaro come la politica che “può risolvere” per il momento si accontenti di parlare per “cercare” soluzioni.

Ho bisogno che il nostro grido diventi assordante. Sui social in tanti mi hanno dimostrato solidarietà. Non dobbiamo abbassare la guardia, altrimenti tutto questo impegno sarà stato inutile.

Comunque sia, sto già studiando le prossime mosse: restate sintonizzati!

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