CASE POPOLARI. Lo sai che d’ora in poi basta inquilini in appartamenti sovradimensionati?
Credo anche che un amministratore impegnato a far rispettare un principio di equità come questo non possa essere visto come l’eccezione, ma debba diventare la regola.
È un dato di fatto che molti si sono abituati a considerare le case popolari come proprietà privata che si tramanda di padre in figlio, ma così non è.
Per fortuna, ci sono cittadini che lo capiscono molto bene e lo dicono pubblicamente.
O ci abituiamo a perseguire (da un lato) e accettare (dall’altro) ciò che ê giusto, per quanto indigesto, o saremo sempre il paese dei furbi, dei favori, delle conoscenze, della legge che ê uguale per tutti ma per qualcuno di più. Io faccio politica per contrastare questa visione.
Che poi, a fronte dell’impossibilità degli enti pubblici di investire risorse nella costruzione di nuova edilizia popolare, ci sia chi imperterrito si oppone a proposte utili a contrastare l’emergenza abitativa, questo è un altro paio di maniche e mi piacerebbe capire i reali motivi di tanto ostruzionismo.
Con il nuovo Regolamento ERP d’altronde la mobilità d’ufficio è prevista apposta per risolvere questi problemi. Mobilità che può avere molte ragioni. Comunque sia, in caso di rifiuto alla proposta di cambio alloggio d’ufficio, non giustificato da gravi motivi, all’assegnatario sarà applicata la maggiorazione del canone; al secondo rifiuto, sempre in assenza di giustificato motivo, il nucleo sarà dichiarato decaduto dall’assegnazione ERP.
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